C’è chi mi ricorda un ecobus
in giro per Milano:
silenzioso e pericoloso.
C’è chi mi ricorda una donzella milanese
che pedala in mezzo al traffico
come fosse Heidi in un campo a maggese
del tutto ignara del pericolo imminente.
Ancora abituata ai motori anni novanta:
rumorosi e rassicuranti,
assordanti annunciatori del mostro in arrivo.
Can che non abbaia morde forte
e non solo:
ti sbrana, ma sotto anestesia,
in attesa di un’altra donzella
tanto scema da farsi condire via.
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